Archivio Mobile (in collaborazione con Studio Ghigos)
(opera realizzata per per il progetto “Geo Design” in occasione di “Torino World Design Capital”)

Quando abbiamo cominciato a discutere su quale tipo di strategia adottare per intervenire all’interno di un  territorio così complesso come è il quartiere San Salvario di Torino, ci siamo chiesti quale era e quale avrebbe potuto essere il livello di conoscenza su cui avremmo potuto contare per attivare un progetto che fosse in grado di dialogare con il territorio e quindi con il suo vissuto.
San Salvario è un quartiere che conta quattordicimila abitanti, centoquindici etnie, tre Moschee, una Sinagoga Ebraica con una scuola e un ricovero per anziani, una chiesa Cattolica, un Tempio Valdese, l’Esercito della Salvezza, una serie di associazioni che a vario livello operano all’interno del quartiere tra cui l’Agenzia di Sviluppo e alcuni luoghi di aggregazione.
Con una realtà cosi ricca e complessa  abbiamo pensato di concentrare le nostre energie progettuali alla definizione di un dispositivo che ci permettesse di conoscere il territorio e di conoscere le complessità che le varie comunità esprimono nella coabitazione del territorio.
È nata così l’dea di progettare un archivio mobile, un archivio in grado di acquisire informazioni direttamente nel quartiere, che possa aggirarsi tra le vie e i cortili di San Salvario per raccogliere il vissuto in tutte le sue possibili forme.
La scommessa è quella di riuscire a creare nuove appartenenze a partire dalla storia del territorio, che si definisce attraverso le storie dei suoi abitanti.
Ciò vuole dire che oggi le comunità non sono solo quelle che ci consegna la storia ma sono anche quelle che di volta in volta riusciamo a costruire per autorappresentarci all’interno di un sistema sociale che molto spesso non ha la capacità, proprio nei suoi organi costituiti, di rappresentarci.
L’archivio mobile diventa cosi una piattaforma che permette al quartiere di incontrarsi e di definire nuovi possibili modi di costruire percorsi condivisi.