Melting Pot 3.0

Legno verniciato
Opera permanente, Campus Naba, Milano

“Sono molto felice che Melting Pot abbia trovato una giusta collocazione in NABA perché attraverso l’energia che circola in questa scuola, l’opera di Stefano Boccalini potrà rivivere e aprirsi a nuovi dialoghi e a nuove direzioni di senso. Questo lavoro era nato, infatti, dalla volontà di creare un legame tra l’Hangar Bicocca e il territorio che lo circondava, attraverso la costruzione di un luogo, una specie di piazza, che fosse capace di dare spazio alle energie positive che quest’ultimo esprimeva ed esigeva. Il lavoro prende forma da una struttura che vede come elemento architettonico ripetuto la colonna, privata di ornamenti caratterizzanti, ma proveniente da culture diverse.
Le colonne fanno da sostegno a una serie di travi che s’intrecciano e che vanno a comporre una sorta di
lungo pergolato, un ambiente di accoglienza, un luogo dell’ospitalità dove costruire nuove identità condivise; in questo modo si origina un ritmo metaforico scandito dai sostegni, che conservano la propria peculiarità ma che ben si prestano all’edificazione di uno spazio comune.
Questo spazio non è altro che una sorta di piattaforma, un palco, all’interno del quale si possono attivare piccole funzioni legate alle dinamiche di un quartiere, di una comunità, aprendo una porta verso la città e il modo esterno. L’opera di Stefano Boccalini è una rappresentazione simbolica di uno spazio aperto ma convergente, in grado di diventare luogo di scambio tra realtà diverse. Una piazza spalancata a una moltitudine di attività, che tutti sono invitati ad attraversare, sperimentando particolari esperienze costruite grazie al coinvolgimento delle comunità locali.
Con Melting Pot volevamo creare un polo magnetico che attraesse le persone, esponendole a una combinazione di sollecitazioni che difficilmente avrebbero potuto sperimentare in qualsiasi altro luogo della città. L’idea era quella di una piattaforma in cui ospitare attività accuratamente selezionate, dai laboratori di giardinaggio agli intimi concerti di musica dal vivo, dai piccoli mercati alle fragili performance. Un progetto multiforme e forse follemente ambizioso, ma soprattutto senza limiti di tempo e di luogo; un progetto per la città e un’esperienza dinamica aperta a tutti.
In origine l’opera è stata pensata per il quartiere della Bicocca e in relazione alla programmazione dell’Hangar; essa, però, ha da sempre una natura versatile, “provocatoria”, vivendo e realizzandosi nel momento in cui la si attiva e la si cura. Per installarla non occorrono solo buoni falegnami e buoni politici, che la edifichino e la sostengano, è necessario amarla, e per questo ci vuole la forza di una comunità che le trasmetta energia.
All’Hangar erano venute meno le condizioni affinché rimanesse in vita. È invece grazie all’energia incontrata alla NABA che Melting Pot sta rinascendo.
Questo progetto si attiverà ogni volta che gli si darà spazio e sarà sempre un punto di partenza per ampliare l’orizzonte delle comunità che lo accoglieranno”. (Chiara Bertola)

CIMG5846

CIMG5834 CIMG5806